PIANO DEL VERDE E "SAGA DEI CANCELLI". della ratta: l'amministrazione deve affrontare la tematica

Bolzano, 16 Marzo 2022
Ieri sera è andato in discussione in discussione in Consiglio comunale la delibera relativa al Piano del Verde di Bolzano. Il Piano del verde si configura come uno strumento imprescindibile alla pianificazione urbanistica al fine di consentire di determinare un programma organico di interventi per lo sviluppo quantitativo e qualitativo del verde urbano. Si intende dotarsi di uno strumento per migliorare e soprattutto aumentare gli spazi verdi a disposizione dei bolzanini.
Di fatto da un lato si predispone un corposo ed articolato progetto di sviluppo e dall’altro non si attua nessun intervento per dare slancio all’utilizzo delle strade consorziali che attraversano il cuneo verde urbano e molte aree verdi del capoluogo, che hanno rappresentato in passato (e si vorrebbe continuassero a rappresentare in futuro) un importante polmone verde a disposizione dei bolzanini. In sintesi tra i numerosi interventi previsti nessuno prevede la possibilità di beneficiare, seppur solo in transito, delle “stradine di campagna” che attraversano le aree verdi di Bolzano.
La “saga” dei sempre più numerosi cancelli posizionati presso le strade consorziali, che uno dopo l’altro vengono improvvisamente chiusi per evitare il transito di biciclette e pedoni, fa riflettere.
Sembra imperversi il desiderio di acuire o far esplodere lo scontro tra la lobby dei contadini, che si arrocca di colpo a difesa, non dei ben recintati campi agricoli, ma delle stradine di campagna ove il transito era sempre stato consentito (e, che che se ne dica, mai aveva generato problemi di sorta), e il resto della cittadinanza.
Una parte del circondario, quello che riguarda le campagne, diventa sempre più inaccessibile ai bolzanini.
Non è più un mero tema di “proprietà privata”, qui vi è a quanto pare una chiara volontà politica (che coinvolge probabilmente una parte della SVP) di “marcare” una porzione di territorio.
L’Amministrazione locale deve affrontare la tematica, non fingere fatalisticamente e convenientemente (politicamente) che non esista o che sia su questa impotente, dato l’interesse pubblico, che in questi casi è innegabile, deve in una società civile prevalere su quello privato. Lo strumento prioritario deve essere il dialogo, che non deve essere abbandonato, per individuare accordi condivisi, ma in caso non fruttasse risultatati vanno studiate altre formule, quali ad esempio, ma non solo, l’esproprio o le servitù di passaggio.
Claudio Della Ratta
Consigliere Comunale
La Civica per Bolzano – Oltre Weiter