REPERIMENTO DEL PERSONALE PER LE AZIENDE ALTOATESINE: SITUAZIONE ALLARMANTE
Bolzano, 16 Marzo 2022
In un periodo di grande difficoltà per le aziende altoatesine di rinvenire nuovi dipendenti, siamo preoccupati, a maggior ragione dopo la crisi Ucraina e l’arrivo sul nostro territorio di numerosi profughi, perché una decisione della Commissione per l’impiego della Provincia potrebbe bloccare le assunzioni stabili di cittadini extracomunitari – quindi anche di cittadini ucraini – e rendere ancora più complicata la ricerca di personale per le aziende di autotrasporto merci, edilizia e turismo.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica in data 17.01.2022, il decreto flussi 2021-2022 è entrato in vigore.
Grazie a questo importante decreto, sono stati ammessi a lavorare in Italia 69.700 cittadini non comunitari.
Sebbene in Alto Adige la carenza di manodopera abbia toccato livelli preoccupanti e moltissime aziende abbiano la necessità di assumere dipendenti ricercandoli per lo più all’estero, considerata la saturazione del mercato del lavoro in Italia, la Commissione provinciale per l’impiego presieduta dall’assessore Philipp Achammer ha rinunciato all’assegnazione delle quote per lavoro subordinato non stagionale nella nostra provincia per i settori autotrasporto merci, edilizia e turismo.
Ciò significa che nei detti settori, non si potranno assumere per tutto l’anno 2022 cittadini provenienti da Paesi non comunitari.
Ciò, oltre a limitare fortemente il reperimento di personale per molte aziende altoatesine, si pone in contrasto con l’iniziativa assunta dal Dipartimento dello stesso assessore Philipp Achammer denominata “Attrattività del posto di lavoro in Alto Adige” e finalizzata ad avviare un processo strategico per trovare lavoratori disposti a venire in Alto Adige a lavorare.
In più, si pone la questione dei profughi ucraini i quali, essendo non comunitari, potrebbero restare esclusi dalle assunzioni proprio in ragione della rinuncia all’assegnazione delle quote per lavoro subordinato.
Per loro il problema potrebbe essere superato consentendo lo svolgimento di attività lavorativa anche in deroga alle quote del decreto flussi, come peraltro sembrerebbe voler fare il Governo nazionale.
La Provincia di Bolzano, per tal modo, potrebbe favorire il reperimento di un’occupazione per quei cittadini ucraini che nei prossimi tempi si troveranno, loro malgrado, a lasciare il loro Paese e stabilirsi in Alto Adige, superando il problema delle quote per lavoro subordinato.
Chiediamo che la Provincia si attivi con il Governo al fine di consentire l’assunzione dei profughi ucraini nelle aziende di autotrasporto merci, edilizia e turismo della nostra provincia in deroga alle quote del decreto flussi e nonostante la rinuncia all’assegnazione delle quote stesse.
Nel contempo, riteniamo indispensabile istituire presso la Ripartizione Lavoro una procedura semplificata per mettere in contatto le aziende escluse dal decreto flussi in cerca di personale con i cittadini ucraini interessati ad un’occupazione, per evitare che il divieto all’assunzione di extracomunitari per l’anno 2022 possa privare le nostre aziende di personale e consentire ai profughi ucraini che lo vorranno, di rinvenire in tempi rapidi un impiego e, con esso, integrarsi e realizzarsi nonostante le sofferenze generate da una guerra folle e l’abbandono del loro Paese.
Luca Crisafulli
Dipartimento Lavoro, Giustizia e Rapporti con le Istituzioni
La Civica per Bolzano – Oltre Weiter